sabato 21 maggio 2011

L'uomo nero

Mia madre diceva sempre che i mostri non esistono.
Da bambina ero terrorizzata dal mostro che credevo si nascondesse nella mia stanza, e in una notte d'autunno, mi ritrovai sulla soglia della camera da letto dei miei genitori, l'orsacchiotto di peluche stretto fra le dita.
Chiamai il nome di mia madre, e dopo alcuni secondi vidi la sua figura emergere dall'oscurità e scrutarmi con occhi appesantiti dal sonno. Si chinò verso di me e mi domandò cosa c'era che non andasse, e io le risposi di avere paura.
"Di cosa hai paura, tesoro?" mi chiese lei.
"Del mostro che si nasconde sotto il mio letto," risposi io.
Lei mi sorrise pazientemente e mi carezzò piano il viso. "Non ci sono mostri sotto il letto, amore."
"Si, invece," ribattei fermamente io. "Lui c'è! Io lo so! Aspetta che mi addormenti per uscire allo scoperto e trascinarmi con sé nell'oscurità."
Mia madre trasse un profondo respiro e mi porse la sua mano.
"Vieni con me," sussurrò dolcemente.
Io intrecciai le mie dita alle sue e la seguii lungo il corridoio fino alla mia stanza. Quando fummo giunte davanti al mio letto, lei mi aiutò a salirci e mi rimboccò le coperte. Poi si sedette accanto a me. Mi riavviò lentamente i capelli e mi disse, "I mostri esistono solo nella nostra fantasia, e diventano reali solamente se glielo permettiamo."
"Come?" chiesi esitante io.
"Avendo paura di loro."
Allungò una mano verso il comodino e aprì uno dei cassetti.
Quando la sua mano riemerse reggeva una torcia elettrica che non sapevo essere lì.
"Prendila," mi incoraggiò accendendola, e quando le mie dita si chiusero attorno ad essa, aggiunse, "I mostri che ci terrorizzano possono essere diversi, ma in una cosa sono tutti uguali: hanno paura della luce. Quando temerai che uno di loro possa avvicinarsi a te, dovrai solo accendere la torcia e puntarla nella sua direzione, e lui svanirà nel nulla."
Osservai la torcia per alcuni istanti, e poi sentii le labbra di mia madre posarsi sulla mia fronte. La vidi sollevarsi dal letto e reclinare il capo. "Hai ancora paura?" mi chiese.
Io scossi energicamente la testa. "No," risposi sicura. "Ora so come sconfiggere il mostro."
E in quel momento ci credevo. Avevo quattro anni, e ci credevo.
Mia madre diceva sempre che i mostri non esistono, che si materializzano solo se glielo consentiamo, e che basta un fascio di luce per mandarli via.
Ma non è così.
L'ho capito solo più tardi, quando crescendo ho realizzato che i mostri invece esistono, ma che al contrario di ciò che credevo quand'ero bambina, questi hanno fattezze umane e non attendono che ci addormentiamo per afferrarci e portarci con loro; non si nascondono sotto i letti o negli armadi, e purtroppo non basta una torcia elettrica per sconfiggerli.

Nessun commento: