mercoledì 22 dicembre 2010

VALTUR SESTRIERE EMOZIONE DA VIVERE......

 
 
Dicembre-Marzo

 
 

LUOGO
A 105 km da Torino, Sestriere sorge sull'omonimo colle a 2035 m d'altezza a cavallo tra la Val Chisone e la Valle di Susa, a pochi passi dalla Francia. Costituito dai quattro nuclei abitativi di Sestriere Colle, Sestriere Borgata, Champlas du Col e Champlas Janvier, è uno dei 12 comuni della Comunità Montana Alta Valle Susa. Centro turistico rinomato per gli amanti degli sport di montagna, fa parte insieme a Claviere, Sauze d'Oulx, Cesana e Sansicario del comprensorio sciistico della Via Lattea, un'area formata da 92 impianti di risalita, da oltre 400 km di piste per lo sci alpino -di cui 90 munite di 900 cannoni per la produzione di neve programmata- per principianti e sciatori agonistici, appassionati di carving, snowboard e nostalgici del telemark, e da un anello di 8 km per praticare lo sci di fondo.
Se nella stagione invernale Sestriere ha ospitato, dimostrando il suo prestigio a livello internazionale, svariate prove di Coppa del Mondo dal 1967 ed i Campionati del Mondo di Sci Alpino del 1997, e continuerà ad ospitare per le prossime Olimpiadi Invernali di Torino 2006 un villaggio olimpico e la maggior parte delle gare di sci alpino, durante l'estate offre la possibilità di praticare molti altri sport grazie alle moderne strutture di cui è dotata: il campo da golf più alto d'Europa -a diciotto buche-, il palazzetto dello sport (per calcio a 5, pallavolo, basket, tennis, tiro con l'arco, ecc.), una pista di pattinaggio su ghiaccio al centro del paese, una piscina all'aperto, oltre al vicino Lago Losetta attrezzato per la pesca sportiva.
Sul colle di Sestriere, il cui nome deriverebbe dal fatto di sorgere "ad petram sistariam", ovvero all'altezza del cippo indicante il sessantesimo miglio da Torino sulla via per le Gallie, sarebbero passati Annibale, Pompeo e Giulio Cesare, e molti secoli dopo di sicuro Napoleone, che nel 1814-19 vi costruì la prima strada "rotabile" per unire il Piemonte all'Alta Savoia, come ricorda un obelisco. Alla fine degli anni '20 non era che un'enorme distesa di neve ed abetaie con solo 4 edifici, tra cui una casa cantoniera ed un piccolo albergo costruito nel 1914. Su questo nucleo iniziale, chiamato "Sestrierès" dalla lingua patois, il fondatore della Fiat Giovanni Agnelli insieme al figlio Edoardo decise di creare una grande stazione turistica delle Alpi occidentali, incaricando nel 1931 l'ing. Vittorio Bonadè Bottino di progettare la prima funivia Alpette-Sises, alla quale seguono la funivia Banchetta e gli alberghi Principi di Piemonte, La Torre e Duchi d'Aosta, le cui torri divennero il simbolo del paese. Sviluppatosi velocissimamente attirando tanto una clientela internazionale d'elite che il ceto medio e popolare per la sua vicinanza a Torino, nel 1934 divenne comune col nome di Sestriere sul comprensorio territoriale degli ex comuni di Champlas du Col, Sauze di Cesana e della frazione Borgata di Sestriere, staccatasi dal limitrofo Pragelato.
Nel 1931 Hans Nobl, il campione austriaco soprannominato "l'arcangelo delle nevi", vi fondò una prestigiosa scuola di sci, e nel 1935 Edoardo Agnelli vi promosse la "Sei giorni internazionale", una serie di discese da disputarsi su sei piste diverse, poi trasformatasi nella "Tre Funivie". La tradizione delle competizioni di risonanza internazionale proseguì nel dopoguerra, portando a Sestriere i migliori nomi dello sci, come Zeno Colò, che nel concorso del Kandahar del 1951 trionfò nella discesa libera, e tutti gli sciatori che hanno partecipato alle gare valide per la Coppa del mondo nata nel 1967, fino alla doppietta in gigante ed in slalom proprio su queste nevi di Alberto Tomba nel 1987, ed al primo slalom notturno di Coppa del Mondo vinto ancora da Tomba nel 1994.
Tra i monumenti di Sestriere, un'esempio di architettura degli anni '30 è la chiesa di S. Edoardo, voluta da Giovanni Agnelli in memoria del figlio morto in un incidente aereo nel 1935, che custodisce opere di Rubino ed Azzi, e le 14 stazioni della Via Crucis in bronzo dorato del 1958 del famoso scultore contemporaneo Francesco Messina. Risale al 1997 un'altra opera contemporanea, "l'albero della vita"di Mario Ceroli, alta 13,5 m e composta da circa 2000 lastre triangolari di vetro che offrono giorno e notte suggestioni di luci e colori, inaugurata in occasione dei Campionati del Mondo di Sci.


 
 
 
 
 
 
Alceste Elia
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