martedì 2 novembre 2010

Chiesa Santa Croce Firenze

Chiesa Santa Croce La chiesa di Santa Croce a Firenze è stata costruita a partire dal 1294 secondo il progetto di Arnolfo di Cambio ma in realtà è stata consacrata nel 1443 alla presenza di Eugenio IV.
la chiesa di Santa Croce si è via via arricchita con le donazioni delle richhe famiglie fiorentine alle quali poi veniva concessa la sepoltura all'interno delle cappelle.
All'interno della chiesa troviamo sepolture di artisti di altissimo livello e di ogni ramo del sapere. Solo per citare qualche nome possiamo ricordare Machiavelli, Alfieri(tomba di Canova, 1810), Michelangelo (tomba del Vasari, 1570), il sepolcro di Galileo Galilei (tomba di Vincenzo Viviani, 1737).
La facciata è di marmo colorato di carrara ed è stata disegnata da Cronaca (1857-63), mentre il campanile della chiesa è di Baccani (1965).
L'interno è formato da 3 navate, le pareti e le vetrate sono ornate con affreschi raffiguranti le "Storie di San Francesco" opera di Giotto e dei suoi allievi. Anche Donatello volle lasciare all'interno della chiesa una testimonianza del suo passaggio scolpendo il bellissimo crocifisso (1425) e l'annunciazione (1430-1435). Accanto alla sacrestia si trova la cappella del noviziato costruita da Michelozzo (1434-1445) e decorata da Andrea della Robbia; nel chiostro dei morti si trova la cappella dei pazzi progettata dal Brunelleschi. Al Brunelleschi è da attribuirsi anche il progetto del Chiostro Grande poi costruito da Bernardo Rossellino. Sono inoltre presenti i monumenti funebri di Bernardo Rossellino (dedicato a Leonardo Bruni, cancelliere della Repubblica) e di Desiderio da Settignano.
La chiesa e le sue tombe furono cantate da Ugo Foscolo nell'opera "I Sepolcri".

Cappella dei Pazzi.
Accanto alla chiesa di Santa Croce é un bel chiostro trecentesco, dai loggiati in puro stile toscano, in fondo al quale si palesa un altro splendido capolavoro del Brunelleschi, la Cappella dei Pazzi.
É questa un gioiello di grazia per armonia di linee; ha un portico sorretto da sei snelle colonne corinzie, ed un'elegante trabeazione tutta decorata da medaglioni riproducenti deliziose teste di cherubini; al centro é una piccola cupola emisferica impreziosita da terrecotte di Luca della Robbia; la magnifica porta fu intagliata da Giulio da Maiano. L'interno, rettangolare, ha pareti bianche, spoglie, ma le linee sono vigorosamente sottolineate da lesene e incorniciature in pietra scura; risaltano sui muri i brillanti colori delle splendide terrecotte smaltate di Luca della Robbia, che formano il fregio di contorno e, più in basso, i grandi medaglioni degli Apostoli e degli Evangelisti.
La Cappella dei Pazzi costituisce un esempio raro di armonia e di bellezza nel clima artistico del primo Rinascimento.

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