lunedì 25 ottobre 2010

I VANTAGGI DEL PARTO IN ACQUA...

Secondo alcuni studiosi, le donne che partoriscono per la prima volta hanno meno necessità di un antidolorifico durante la fase del travaglio se il parto avviene in una vasca piena d'acqua.
 
I ricercatori dell'Università di Southampton, in Inghilterra, ritengono che l'immersione nel corso delle prime fasi del travaglio abbassa notevolmente il bisogno di iniezioni epidurali.  
 
La notizia, contenuta in un articolo divulgato sul sito internet della rivista British Medical Journal, mostrerebbe anche che le donne possono trarre beneficio da alcuni degli effetti di una nascita in piscina senza aver bisogno di far nascere necessariamente il bimbo sott'acqua. Alcuni esperti, infatti, sono preoccupati che una nascita in acqua possa rappresentare un pericolo per il neonato.

Gli scienziati hanno messo a confronto due gruppi di mamme al loro primo figlio che hanno sperimentato una evoluzione lenta del travaglio. Le donne del primo gruppo sono state immerse in una vasca durante le prime fasi del travaglio, al contrario di quelle del secondo gruppo.

L’esperimento ha dimostrato che delle 49 donne del primo gruppo, circa la metà ha avuto necessità di un'epidurale, contro i due terzi delle 50 donne del secondo gruppo. Coloro che hanno avuto il travaglio in acqua, hanno avuto inoltre meno bisogno di interventi medici per agevolare le contrazioni, e le madri, in generale, hanno riferito di sentirsi più tranquille e sicure.
  
Nonostante la minor richiesta di intervento, i parti in acqua non sono stati più lunghi di quelli normali. Secondo la ricercatrice Elizabeth Cluett, che ha eseguito lo studio, i risultati contraddicono la teoria secondo cui le madri che mettono al mondo il loro figlio in acqua abbiano bisogno di più tempo per farlo nascere in assenza di farmaci per indurre le contrazioni.
    
 

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